Close Mobile Navigation
Obiettivo 3 agenda Onu 2030 AIDS

L’impegno di MSD

L’obiettivo 3 dell’agenda 2030 e gli obiettivi per il 2025

La sconfitta totale dell’AIDS è un traguardo ambizioso da raggiungere, ma rientra a pieno titolo all’interno dei 17 Obiettivi di Sostenibilità definiti dalle Nazioni Unite (Onu) come strategia unica per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti. In particolare, di questi 17 obiettivi, il terzo punta al raggiungimento della salute e del benessere per tutti, a qualsiasi età. La mancanza di una copertura sanitaria universale, che includa anche servizi che si occupano di salute sessuale e riproduttiva e di riduzione del danno per le persone che fanno uso di droghe per via iniettiva, limita l’accesso alla prevenzione e al trattamento dell’infezione da HIV. Una copertura sanitaria di questo genere promuoverebbe un accesso equo ai servizi e una migliore gestione delle infezioni sessualmente trasmesse.

Obiettivo 3 agenda Onu 2030 AIDS
1985

Avvio del primo programma di ricerca sul virus dell’HIV subito dopo i primi casi notificati di AIDS.

1996

Lancio del primo inibitore della proteasi e del primo inibitore non nucleosidico della transcrittasi inverssa (NNRTI).

anni 2000

Sviluppo di opzioni terapeutiche in grado di tutelare la salute e la qualità di vita delle persone con HIV.
Nel 2007 venne lanciato il primo inibitore dell’integrasi.

oggi

Il nostro impegno continua con trial clinici mirati allo sviluppo di nuove molecole di ultima generazione per migliorare la qualità di vita delle persone che vivono con HIV.

UNAIDS, l’agenzia Onu dedicata alla lotta al virus dell’HIV, ha stabilito dei checkpoint intermedi per monitorare i progressi e riuscire ad arrivare alla totale sconfitta del virus entro il 2030. Il prossimo punto di controllo è stato fissato per il 2025, quando sono stati fissati obiettivi inerenti tre diverse sfere di intervento:

La prima sfera

Per quanto riguarda la prima sfera, la speranza è che sia possibile garantire:

  • al 95% della popolazione mondiale la copertura combinata (condom, PrEP, riduzione del danno, educazione sessuale, circoncisione maschile volontaria)
  • al 95% delle donne un pieno accesso ai servizi per la salute riproduttiva e sessuale
  • che il 95% delle persone con HIV abbia piena consapevolezza del proprio status
  • che il 95% delle persone consapevoli del proprio status di positività abbiano pieno accesso ai trattamenti
  • che il 95% delle persone con HIV abbia una carica virale soppressa
  • il 95% di copertura per i servizi atti ad eliminare la trasmissione verticale
Icona 95%

La seconda sfera

Nell’ambito della seconda sfera  l’obiettivo è garantire che il 90% delle persone con HIV, o esposte al rischio di HIV, sia seguito da un polo di servizi integrati e incentrati sulla persona.

La terza sfera

La terza sfera  punta a ridurre:

  • Proteasi: sono una classe di enzimi in grado di rompere i legami fra le proteine, scomponendole e rendendo più facile il loro assorbimento.
  • Integrasi: enzima responsabile dell’integrazione del DNA del virus all’interno del DNA della cellula ospite.

IT-NON-10920-W-07/2026