![le testimonianze](https://informatiperlavita.msdsalute.it/wp-content/uploads/sites/319/2024/07/Hero-B.png)
Le testimonianze
Amarsi non è mai “discordante”
Quando all’inizio degli anni ’80 il virus dell’HIV fece la sua comparsa, il modo di considerare i rapporti di coppia cambiò radicalmente. Per una persona che aveva contratto l’HIV era improvvisamente impossibile pensare di poter avere una vita ‘normale’ perché la paura e il pregiudizio portavamo all’isolamento. L’idea di poter vivere un rapporto sierodiscordante non era nemmeno ipotizzabile considerando lo stigma.
Oggi le cose sono cambiate?
Le coppie sierodiscordanti sono una realtà anche nel nostro Paese, ma paura e pregiudizio sono davvero scomparsi?
In questa 1° puntata ‘Amarsi non è mai discordante’ se ne parla con Miki Formisano, vicepresidente di NPS Italia onlus, la sua compagna Marilena e Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Milano.
![Un uomo e una donna che si abbracciano](https://informatiperlavita.msdsalute.it/wp-content/uploads/sites/319/2024/07/Rectangle-56-1.png?w=306)
L’HIV ha i capelli bianchi
Gli anni ’90 segnano un passaggio importante nella storia dell’HIV perché finalmente si iniziano ad avere le prime speranze dalla terapia, soprattutto quando si adotta la strategia della cosiddetta triplice. La diagnosi di HIV non è più una condanna definitiva. Invecchiare con il virus, però, resta comunque un sogno, un obiettivo che nessuno può dare per scontato.
Oggi, fortunatamente, le cose sono molto differenti e un sieropositivo adeguatamente trattato è un malato cronico chiamato a fare i conti con l’età che avanza. Se ne parla in questa 2° puntata ‘L’HIV ha i capelli bianchi’, insieme a Filippo von Schloesser, Presidente dell’Associazione Nadir onlus e a Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Milano.
![Uomo anziano seduto e sorridente](https://informatiperlavita.msdsalute.it/wp-content/uploads/sites/319/2024/07/Rectangle-56-2.png?w=306)
E adesso rompiamo il silenzio
Gli anni duemila iniziano con la paura della fine del mondo ma basta poco, lo scoccare della mezzanotte per rendersi conto che la corsa continua. Dell’HIV se ne parla poco o niente, restano i pregiudizi ma sembra far sempre meno paura. E’ cambiato il modo di parlare di amore e di sesso, sono arrivati i social, le app di incontri e anche il mondo LGBT che ha pagato un prezzo altissimo al virus si confronta con questa nuova realtà. In questa terza e ultima puntata ‘E adesso rompiamo il silenzio’ arriviamo ai giorni nostri, alle lezioni imparate e quelle ancora da imparare insieme a Sandro Mattioli, presidente di PLUS Persone LGBT sieropositive onlus, a Giulio Maria Corbelli vicepresidente di PLUS e a Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Milano.
![Due persone si tengono per mano](https://informatiperlavita.msdsalute.it/wp-content/uploads/sites/319/2024/07/Rectangle-56-3.png?w=306)
La storia di Donato
Donato ci racconto della sua vita e di come nel 1994 ha scoperto di aver contratto il virus dell’HIV. Dal senso di colpa, al rapporto con il marito e il suo ruolo di attivista in ASA, Associazione Solidarietà AIDS Onlus. Un racconto toccante fatto di ricerca e autoconsapevolezza, forza e determinazione che hanno portato Donato a riprendere possesso della propria vita.
![Ragazzo seduto a terra in un corridoio](https://informatiperlavita.msdsalute.it/wp-content/uploads/sites/319/2024/07/Rectangle-56-4.png?w=306)
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