BENESSERE MENTALE
La diagnosi di IAP e la presa di coscienza di quello che questa patologia comporta genera sentimenti forti: dall’incredulità alla tristezza, all’ansia e alla rabbia.
Ma approdare alla serenità è possibile, prendendosi cura di sé, concedendosi momenti di piacere personale e cercando o creando situazioni di stacco dalla routine. Altra cosa importante: mai isolarsi e rinunciare alla vita sociale e agli incontri con gli amici.
E nei momenti più difficili si può ricorrere a uno specialista che ci aiuti ad affrontarli e a superarli.
Non isolarsi
Condividere i pensieri, le sensazioni le emozioni e anche le paure con le persone vicine dopo la diagnosi è essenziale. Anche se abbiamo la sensazione che le persone intorno a noi non ci capiscano, e non capiscano la nostra stanchezza e i nuovi ritmi che la malattia impone.
Mettersi in contatto con persone che hanno la stessa malattia può rivelarsi una grande risorsa.
Non rinunciare alle cose che danno piacere
Trovare sempre il tempo per sé stessi: non c’è ragione per non andare a cinema o al teatro o per non frequentare mostre, approfittando in questo caso dei punti di sosta per fermarsi in caso di stanchezza.
Staccare
Staccare col corpo e con la mente dalla routine e dai pensieri negativi quando si intrufolano troppo, è essenziale: yoga, meditazione, tecniche di rilassamento aiutano a tenerli sotto controllo. Anche prendersi cura di un animale domestico può calmare l’ansia e allontanare la depressione: se si era mai pensato di prendere un cane, potrebbe essere il momento per farlo.
Vita sociale e tempo libero
Non rinunciare alla socialità pensando che uscire è un’attività stancante. Meglio ridurre, se possibile, gli impegni della giornata e riposarsi nel pomeriggio per affrontare la serata. Non bisogna nemmeno precludersi la possibilità di avere ospiti a casa: l’importante è non affaticarsi, preparare cose semplici o al limite acquistarle fuori. Se poi gli ospiti volessero contribuire con qualche portata, ancora meglio.
Se serve, rivolgersi a un professionista
Ma quando tutto questo non basta, se si comincia a sospettare che i pensieri negativi stiano diventando ossessivi, insomma nei momenti particolarmente difficili non c’è ragione di resistere e provare a farcela da soli. Un professionista, psicologo o psichiatra, saprà dare la giusta consulenza per affrontare le difficoltà.
Mai sottovalutare il sonno
Dormire è importante per il corpo e anche per la mente. La carenza di sonno provoca sonnolenza, affaticamento ma anche nervosismo e cattivo umore, e favorisce stati ansiosi. Ma per le persone con IAP dormire bene può essere più difficile.
Quindi:
- per respirare meglio provare a usare due cuscini;
- per evitare di alzarsi la notte non bere prima di coricarsi (soprattutto se si assumono diuretici);
- per non ostacolare il sonno, non consumare alimenti o bevande eccitanti ed evitare la visione di trasmissioni ansiogene.
Se le difficoltà con il sonno si protraggono, è opportuno consultare il medico che potrà prescrivere un rimedio farmacologico.
Essere sempre positivi non è obbligatorio
Chi condivide la vita con la IAP sa che la malattia comporta senso di incertezza. Quindi manifestare in ogni situazione positività o allegria non è obbligatorio. Nessuno lo richiede. A volte è più positivo ammettere la propria stanchezza, o la propria legittima rabbia.
Per approfondire consigli e stili di vita, consulta gli opuscoli delle Associazioni Pazienti AMIP e AIPI:
CONSIGLI PER LO STILE DI VITA
Per gestire l’ipertensione arteriosa polmonare è importante seguire le terapie e le indicazioni del medico. Ma è importante anche imparare a prendersi cura di sé, modificando il proprio stile di vita, senza però rinunciare, quando non è necessario, a tutto quello che si può ancora fare.
Vivere bene con l’IAP e non nonostante l’IAP si può.
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