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uomo con bocca e dola disegnati
CAMPAGNA

Con i tumori di bocca, naso e gola non si scherza

In Italia la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori del distretto testa-collo sono argomenti ancora molto lontani dalla diffusione di massa.
Questo porta a sottovalutare una patologia che può arrivare a stravolgere i connotati dell’area testa-collo.

Per comunicarlo nel modo più semplice ed efficace, nasce la campagna “Con i tumori di bocca, naso e gola non si scherza”.

COS’È

Tumori del distretto della testa e del collo: cosa sono

I tumori che colpiscono l’area tra testa e collo, come il cavo orale, la lingua, la laringe, la faringe e le cavità nasali, sono poco conosciuti ma possono avere conseguenze molto serie. Scopri i fattori di rischio, le buone norme di prevenzione, i sintomi precoci e il percorso diagnostico-terapeutico: puoi fare la differenza per te e per chi ti è vicino.

+660.000

casi nel mondo ogni anno

+10.000

circa casi ogni anno in Italia

9/10

la diagnosi precoce salva la vita

75%

dei casi dovuti ad alcol e fumo

I tumori della testa e del collo sono un gruppo di neoplasie maligne che interessano il tratto aero-digestivo superiore, le ghiandole salivari, il rinofaringe, le cavità nasali e i seni paranasali. In un’altra classificazione rientrano, invece, i tumori della tiroide, del cervello e degli occhi. Ogni anno in Italia, si diagnosticano circa 10.000 nuovi casi di tumore della testa e del collo. La malattia è 3 volte più frequente al nord e il rischio, che aumenta con l’età, è maggiore negli uomini rispetto alle donne.

La patologia può compromettere sensibilmente l‘aspetto fisico, con un forte impatto sulla qualità della vita del paziente.

I tumori della testa e del collo rappresentano circa il 5% di tutti i tumori maligni e colpiscono principalmente la fascia d’età dai 50 ai 70 anni, ad eccezione di quelli delle ghiandole salivari e i sarcomi (tumori dei tessuti molli o delle ossa) testa-collo, che riguardano anche età più precoci.

Circa un tumore testa-collo su due riguarda la laringe, cui segue quello del cavo orale e della faringe, mentre gli altri organi e tessuti sono colpiti meno frequentemente.

Le aree più interessate sono:

Laringe (o organo della voce)

Nascono prevalentemente a livello delle corde vocali, ma possono originare anche dalle strutture vicine

Cavo Orale

Lingua, pavimento della bocca, mucosa buccale, palato duro e creste alveolari

Orofaringe

Pareti faringee, tonsille, palato molle e base della lingua

Immagine zone interessate da tumori testa collo

Possono anche essere definiti tumori del distretto cervico-cefalico e originano generalmente dalle cellule squamose che rivestono le parti interessate. Sono infatti detti anche tumori testa-collo a cellule squamose. Il 90% dei tumori testa-collo rientrano infatti nella classificazione dei carcinomi cosiddetti a cellule squamose, mentre la restante parte è costituita da melanomi, sarcomi, linfomi e altri tipi di neoplasie.

La prognosi

La prognosi di un tumore testa-collo è molto variabile e può dipendere da:

  • le dimensioni del tumore primitivo
  • il sito primario del tumore
  • l’eziologia del tumore
  • la presenza di metastasi regionali o a distanza ed eventuale mancata radicalità in caso di terapia chirurgica
Fogli con dati clinici

Solitamente la prognosi è favorevole quando la diagnosi è stata eseguita precocemente e viene seguita da trattamenti adeguati e tempestivi.

Un tumore al collo e alla testa si può manifestare localmente con metastasi ai linfonodi regionali cervicali (i linfonodi sono piccole ghiandole che seguono le vie linfatiche e si diramano lungo tutto il corpo); le metastasi a distanza, che possono colpire i polmoni, ma anche altri organi, si manifestano successivamente solo in pazienti che si trovano in uno stadio avanzato della malattia. La metastasi avanzata riduce notevolmente la possibilità di sopravvivenza.

La possibilità di guarigione si riduce anche nel caso di invasione del tumore delle strutture muscolari, ossee o cartilaginee attigue al tumore stesso. Nel caso di invasioni intorno ai nervi, paralisi ed intorpidimento con segni di stadio avanzato di tumore, si riducono le possibilità di guarigione.

FATTORI DI RISCHIO

Tumori della testa e del collo: i fattori di rischio

Ad oggi sono stati identificati alcuni fattori di rischio legati ai tumori della testa e del collo che possono aumentare la probabilità di insorgenza della malattia. Più del 70% di questi tumori sono legati al consumo di tabacco e di bevande alcoliche. Forti consumatori di alcol e fumo presentano un rischio 40 volte superiore di sviluppare un carcinoma a cellule squamose del distretto testa-collo.

SINTOMI

Tumori della testa e del collo: i sintomi

I sintomi di un tumore della testa e del collo possono essere di varia natura a seconda della localizzazione del tumore e sono solitamente identificati dal medico di medicina generale o dal dentista, che indirizzeranno il paziente ad una visita specialistica con l’otorinolaringoiatra o il chirurgo maxillo-facciale.

È importante sottoporre all’attenzione del medico eventuali lesioni alla bocca, anche se indolori o di ridotte dimensioni, come noduli, afte, ulcere, placche ed escrescenze varie.

Icone bocca, naso e punto esclamativo

Le sedi anatomiche da cui si possono originare i tumori della testa e del collo sono:

  • labbra
  • lingua
  • gola
  • bocca
  • cavità nasali
  • laringe ed organo della voce
  • ghiandole salivari
  • rinofaringe
  • cute del viso
  • seni paranasali

I primi sintomi che vengono identificati
sono:

  • evidenza di una massa
  • presenza di un nodulo al collo
  • difficoltà/dolore a deglutire
  • dolore alla lingua
  • dolore alla gola
  • raucedine persistente
  • disfonia
  • disfagia
  • perdita di sangue dal naso
  • naso chiuso da un lato
  • difficoltà ad inspirare aria
  • dispnea
  • ostruzione nasale
  • ulcere in bocca che non guariscono
  • macchie bianche o rosse in bocca
  • tumefazioni nel collo

I sintomi successivi dipendono dalla sede del tumore e possono comprendere:

  • dolore
  • paralisi dei nervi
  • trisma (contrattura dolorosa dei muscoli della mandibola, con difficoltà o impossibilità di aprire la bocca)
  • alitosi
  • parastesia (intorpidimento di una zona del viso o interna alla bocca)
DIAGNOSI

Tumori della testa e del collo: la diagnosi

La diagnosi per i tumori della testa e del collo è differente a seconda della tipologia di tumore.

Icona lente di ingrandimento su gola/bocca

Per questa tipologia di tumore la diagnosi generalmente non è complessa da eseguire: è sufficiente una semplice biopsia in anestesia locale. In pochi minuti e con poco dolore è possibile quindi eseguire una diagnosi istologica. Inoltre, nel caso di tumore alle corde vocali, è possibile eseguire una diagnosi precoce con rinofibrolaringoscopia. Successivamente all’ecografia, la risonanza magnetica e la PET (le metodiche di imaging) permetteranno di eseguire una corretta stadiazione. Nessuna tipologia di esami del sangue, da sola, potrà rilevare la presenza di un tumore del cavo orale. Gli esami del sangue possono però essere utili per studiare le caratteristiche del tumore, anche per valutare meglio le possibili opzioni terapeutiche.

In caso di tumore alla laringe la diagnosi avviene attraverso rinofibrolaringoscopia delle fosse nasali abbinata ad una biopsia ambulatoriale. È possibile successivamente eseguire anche una ecografia al collo con eventuale agoaspirato, una risonanza magnetica con mezzo di contrasto e PET.

Per questa tipologia di tumore la diagnosi avviene tramite un’endoscopia abbinata ad una biopsia. È possibile successivamente eseguire la TC che è considerata la metodica di scelta per lo studio dell’ipofaringe.

Nel caso di tumori alle ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare, sottolinguale) la diagnosi può essere eseguita con una visita specialistica e con uno studio ecografico mirato per poter eseguire una manovra di agoaspirazione del campione cellulare delle aree sospette. Possono poi essere eseguiti degli ulteriori accertamenti con risonanza magnetica.

Per avere la certezza della presenza di un tumore bisogna necessariamente attendere i risultati della biopsia. Solitamente una massa cervicale viene analizzata con agoaspirato. Le lesioni di altri tessuti del cavo orale, invece, vengono di norma analizzate con una biopsia incisionale o tramite citologia esfoliativa, ovvero con prelievo di cellule dalle sedi anatomiche accessibili senza incisione. In caso di possibili tumori a livello di rinofaringe, orofaringe e laringe si esegue una biopsia endoscopica.

Esami Diagnostici

La diagnosi dei tumori della testa e del collo si basa sui seguenti esami:

Icona esami diagnostici

Gli specialisti di riferimento

Le figure cliniche di riferimento per i tumori della testa e del collo sono:

Icona medici

Sono le prime figure a cui ci si rivolge in caso di sintomi sospetti.

Icona medici

Procede all’esame obiettivo (osservazione diretta) e alla palpazione delle lesioni sospette. Verifica tutte le superfici della mucosa, può richiedere esami diagnostici di approfondimento, eseguire un esame endoscopico ed effettuare una biopsia. Sono gli specialisti che operano i pazienti candidati ad un intervento chirurgico.
La rinofibrolaringoscopia è un’indagine che utilizza uno strumento ottico che viene inserito attraverso una narice e permette la visione delle cavità nasali (rinofaringe e faringolaringe), consentendo allo specialista di avere una visione completa delle patologie del distretto otorinolaringoiatrico.

Icona medici

È lo specialista che analizza in laboratorio il tessuto prelevato. Il patologo effettuerà la diagnosi di tumore e potrà valutare ulteriori esami di approfondimento sul tessuto prelevato.

Icona medici

Ci si rivolge all’oncologo quando gli esami confermano la presenza di un tumore, ed in particolar modo quando il tumore è localmente avanzato e/o metastatico.
L’oncologo, insieme ad altri specialisti, gestisce il trattamento farmacologico, prescrive il completamento degli accertamenti di stadiazione post-operatoria e verifica l’indicazione ad una terapia medica.
La stadiazione è un modo per descrivere in maniera schematica quanto è grande un tumore e quanto si è esteso rispetto alla sede originale di sviluppo.

Icona medici

Sono gli specialisti che effettuano la radioterapia.

Icona medici

È un team di esperti composto dall’otorinolaringoiatra o dal chirurgo maxillo-facciale, dall’oncologo, dall’anatomopatologo e dal radioterapista. Spesso possono essere affiancati anche da un nutrizionista, un logopedista e uno psicologo per affrontare il percorso di cura con un approccio integrato e completo.

STADIAZIONE

Tumori della testa e del collo: la stadiazione

Insieme alla diagnosi, gli specialisti effettuano la stadiazione del tumore, una valutazione delle sue caratteristiche che fornisce importanti informazioni su quanto la malattia è estesa e diffusa eventualmente anche in altri tessuti o organi. Insieme ad altri fattori, la stadiazione consente di stimare la probabile evoluzione del tumore, in gergo più tecnico, la prognosi. In generale, purtroppo, circa la metà dei tumori testa-collo viene diagnosticata in una fase avanzata.

In generale, nei tumori testa-collo, nello stadio I la malattia risulta ancora piuttosto circoscritta e non ha intaccato le strutture vicine; mentre nello stadio II non ha ancora invaso i linfonodi ma ha raggiunto i tessuti più prossimi. Nello stadio III, poi, i linfonodi sono stati invasi in maniera più o meno marcata; infine, nell’ultimo stadio, il IV, il tumore risulta più o meno esteso (eventualmente anche meno rispetto allo stadio III), ma il coinvolgimento dei linfonodi è generalmente maggiore e possono essere comparse metastasi a distanza in altri organi.

Uomo con bocca disegnata

Ad esempio nel caso del tumore nasofaringeo (che colpisce la parte retrostante le vie nasali e la parte superiore della faringe), si ha questa classificazione:

  • stadio I: il tumore è ancora limitato e non ha invaso i linfonodi
  • stadio II: la malattia si è estesa allo spazio intorno alla faringe e/o ad alcuni linfonodi, eventualmente con infiltrazione in alcuni muscoli locali
  • stadio III: il tumore si è esteso ai linfonodi e, oltre alle sedi già citate, può aver invaso le strutture ossee della base cranica, le vertebre cervicali ed altri tessuti del viso
  • stadio IV: la malattia è estesa e può aver raggiunto anche altre parti del corpo

Nel caso del tumore del labbro o del cavo orale i criteri di stadiazione sono i seguenti:

  • stadio I: il tumore è ancora limitato e non ha invaso i linfonodi
  • stadio II: la malattia non ha ancora colpito i linfonodi ma la sua estensione è maggiore rispetto allo stadio precedente
  • stadio III: il tumore assume dimensioni ancora maggiori ma non ha ancora raggiunto i linfonodi oppure, in alternativa, è esteso anche in misura minore (come negli stadi precedenti) ma ha invaso i linfonodi
  • stadio IV: il tumore è piuttosto esteso, ha raggiunto i linfonodi ed eventualmente anche altre parti del corpo

La stadiazione, insieme ad altri elementi della malattia e della storia clinica del paziente, concorrono alla stima della prognosi e alla scelta dei trattamenti. Può essere importante discutere con il proprio medico la stadiazione del tumore e porre eventuali domande sugli aspetti diagnostici e prognostici poco chiari.

TERAPIE

Tumori della testa e del collo: le terapie

Il trattamento dei tumori della testa e del collo combina terapie che agiscono a livello locale, come la radioterapia o la chirurgia, con terapie che trattano le cellule tumorali presenti in tutto il corpo, come la chemioterapia e la terapia biologica a bersaglio molecolare.

Non esiste una cura migliore in assoluto. Il programma di trattamento viene stabilito in base ad alcuni fattori, quali:

  • la localizzazione del tumore
  • lo stadio del tumore
  • espressione di PD-L1
  • i dati/le esperienze sulla percentuale di successo del trattamento
  • i possibili effetti indesiderati, in particolare la possibilità di compromettere la capacità di parlare, respirare o mangiare
  • lo stato di salute generale
  • l’età

Programma di trattamento per i tumori testa-collo in stadio I e II

Quando il tumore si trova in stadio I o II, può essere trattato localmente. La scelta tra la chirurgia e la radioterapia è determinata in questi casi dalla sede di insorgenza.

Programma di trattamento per i tumori testa-collo in stadio III e IV

Tumori di stadio avanzato richiedono spesso un trattamento multimodale, che può prevedere una combinazione di chirurgia, radioterapia e chemioterapia. In linea generale, un tumore è considerato operabile quando vi è la certezza che non rimangano cellule tumorali residue o non venga compromessa la funzionalità degli organi colpiti. Il trattamento della malattia richiede la partecipazione sinergica di diversi specialisti, per elaborare quella che viene chiamata opinione multidisciplinare (o tumour board) e pianificare le cure.

In concomitanza al trattamento, il paziente dovrà:

  • cessare le abitudini di vita considerate fattori di rischio, come il consumo di alcol e di tabacco
  • mantenere abitudini alimentari sane
  • effettuare una visita dal dentista, in quanto l’eventuale trattamento con radioterapia potrebbe accelerare lo sviluppo di carie o determinare altre complicanze

Il primo approccio terapeutico è fondamentale. Gli specialisti coinvolti nella progettazione del trattamento stabiliranno il programma di cura in base allo stadio, la localizzazione e le caratteristiche del tumore. La guarigione è l’obiettivo principale, ma si considerano parimenti importanti anche la qualità della vita e la preservazione di funzionalità come la voce, la deglutizione, il linguaggio, il gusto e la respirazione. Per tale motivo, la chirurgia demolitiva deve essere sempre pianificata, nella medesima seduta, con una fase di chirurgia ricostruttiva.

Chirurgia

L’intervento chirurgico ha lo scopo di rimuovere il tumore in maniera radicale. Si effettua in condizioni di anestesia generale e potrebbe comportare l’asportazione delle principali catene di drenaggio linfatico laterocervicali. La resezione deve avvenire in margini sani (non coinvolti dalla malattia) cercando di conservare le strutture vicine il più possibile, limitando la compromissione dell’estetica e della funzionalità degli organi del distretto cervico-facciale. In caso di tessuto mancante o di lesioni, potrebbe essere associato un intervento di chirurgia ricostruttiva, volta a ripristinare l’estetica e le funzioni dei tessuti asportati.

Icona omino tra due mani

Radioterapia

Tra i possibili trattamenti del tumore testa-collo c’è la radioterapia, che consiste nell’impiego di radiazioni al fine di uccidere le cellule tumorali. Al paziente viene fatta indossare una maschera per sorreggere la testa durante il trattamento. Le radiazioni vengono prodotte da un macchinario per radioterapia e dirette sulla porzione della testa o del collo in cui si trova il tumore. La radioterapia può essere impiegata a scopo curativo (mono trattamento) oppure successivamente, associata o meno a farmaci chemioterapici, in seguito a chirurgia per il completamento del trattamento delle malattie in stadio più avanzato.

Chemioterapia

La chemioterapia ha lo scopo di uccidere le cellule tumorali. Nella maggior parte dei casi viene somministrata in una vena e agisce attraverso il circolo del sangue. I farmaci possono essere impiegati singolarmente o in combinazione. Usualmente i trattamenti chemioterapici sono riservati in caso di inoperabilità, recidive e malattie diffuse ad organi distanti dalla sede primitiva. In alcuni casi la chemioterapia viene effettuata durante la radioterapia, per aumentare l’efficacia delle radiazioni.

Immunoterapia

I farmaci di questa classe agiscono sfruttando l’attività del sistema immunitario per aggredire le cellule tumorali.

Terapia biologica

È un trattamento basato sull’uso terapeutico di un anticorpo monoclonale che arresta la crescita delle cellule. Nei tumori testa-collo è possibile utilizzare un anticorpo monoclonale diretto contro il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR). L’anticorpo contrasta l’EGFR presente sulla superficie di tutte le cellule. Dato che l’EGFR è presente in grandi quantità sulle cellule dei tumori della testa e del collo, legandosi ad esso, il farmaco causa la morte delle cellule tumorali.

Tumori del cavo orale

Questi tumori richiedono una cura prevalentemente chirurgica. La precocità della diagnosi determina la semplicità dell’intervento e la portata delle conseguenze in termini funzionali. Quando la malattia è ad uno stadio avanzato, possono essere necessarie asportazioni estese, ricostruzioni sofisticate e tempi di riabilitazione più lunghi. La chemioterapia e la radioterapia, quando effettuate, rappresentano solo un completamento del trattamento chirurgico o una terapia alternativa in caso di impossibilità di eseguire l’intervento.

Icona lampadina tra due mani

Tumori della laringe

Il trattamento dei tumori laringei dipende dallo stadio e dalla localizzazione della massa. Nella fase iniziale, potrebbe essere sufficiente un intervento di microchirurgia laser, mentre negli stadi avanzati il trattamento è spesso multimodale. Un esempio di terapia multimodale del tumore della laringe è una combinazione di chirurgia conservativa e radioterapia o chemioterapia.

Tumori della rinofaringe

Nelle fasi iniziali, il tumore può essere trattato con radioterapia esclusiva, mentre nelle fasi più avanzate la cura standard prevede un trattamento di chemioradioterapia; il ruolo della chirurgia è marginale e limitato ad alcuni casi di recidive e ai linfonodi non guariti sul collo.

Tumori dell’orofaringe

Il trattamento dipende dallo stadio e dalla sede di insorgenza del tumore. Generalmente, anche in questo caso, nei primi stadi si opta per un trattamento unimodale, come la radioterapia esclusiva o la chirurgia mini invasiva robotica o microscopica con laser, mentre negli stadi più avanzati si preferisce un approccio multimodale, con trattamenti di chemioradioterapia o chirurgia, seguiti da radioterapia o chemioradioterapia.

Tumori dell’ipofaringe

I fattori decisivi per la scelta del trattamento ideale sono lo stadio, la sede e le condizioni di salute del soggetto. Ad uno stadio iniziale, i tumori dell’ipofaringe possono essere trattati con metodi conservativi, come la radioterapia o la chirurgia mininvasiva. Con l’avanzare della malattia, si deve fare ricorso ad una combinazione di radioterapia e chemioterapia, oppure ad interventi chirurgici più estesi.

Tumori delle ghiandole salivari

La chirurgia, che rappresenta il trattamento più indicato, consente la rimozione del tumore, di alcuni tessuti circostanti e, laddove necessario, dei linfonodi laterocervicali. La presenza di strutture nervose nobili come il nervo facciale rende l’intervento particolarmente delicato. Tuttavia, in caso di danno, questo può essere ricostruito.

Tumori della cute e del volto

Il trattamento dei tumori del viso richiede un approccio combinato tra chirurgia curativa e chirurgia ricostruttiva, per salvaguardare le funzioni essenziali, quali la corretta respirazione, la masticazione e la protezione dell’occhio.

Follow up

Terminato il trattamento, gli specialisti consiglieranno al paziente di sottoporsi ad un programma di controlli periodici (follow up) con lo scopo di trattare gli effetti collaterali delle cure, evitare o diagnosticare precocemente le recidive e aiutare il paziente a tornare ad uno stile di vita normale. In questa fase, risultano particolarmente importanti le indagini di diagnostica per immagini e l’esame obiettivo, che permettono di individuare per tempo eventuali recidive e tumori di nuova insorgenza.

Trattamento delle recidive

Il trattamento dei tumori che recidivano è complesso. In caso di recidiva la maggior parte dei pazienti riceve chemio o radioterapia. Negli ultimi anni, grazie anche alle nuove tecnologie, si può effettuare una nuova irradiazione a dosi elevate, se la recidiva è limitata ad un’unica sede, sia con scopo curativo sia palliativo, ovvero per controllare il dolore o un sintomo. Nelle recidive locali trattate chirurgicamente vengono asportati, oltre al tumore residuo, tutti i piani cicatriziali.

nutrizione
PREVENZIONE

Tumori della testa e del collo: la prevenzione

Ad oggi, purtroppo, ancora circa la metà dei tumori testa-collo viene diagnosticata in una fase avanzata, anche a causa del lungo tempo che intercorre fra la comparsa dei sintomi e l’inizio dei trattamenti. Inoltre, le fasce di popolazione più a rischio sono poco sensibili ai controlli clinici periodici. Anche per queste ragioni, è importante effettuare controlli regolari e rivolgersi tempestivamente al medico se si presentano uno o più sintomi che coinvolgono i distretti della testa o del collo, soprattutto se persistono da almeno tre settimane.

In generale, la prevenzione consiste essenzialmente nell’eliminazione di alcune abitudini dannose. In particolare, si raccomanda di:

  • non fumare
  • eliminare o limitare il consumo di alcolici, ricordando che anche per questi non esiste una soglia minima sicura
  • seguire un’alimentazione bilanciata e una regolare attività fisica, insieme ad un’adeguata igiene orale, importanti per ridurre i rischi di questi tumori. In particolare, può essere utile consumare molta frutta e verdura e alimenti ricchi di carotenoidi come peperoni, pomodori, carote e zucca
Icona punto interrogativo, esclamativo e spunta

Inoltre, gli scienziati hanno osservato che il papilloma virus umano (HPV) può essere associato a certi tipi di tumore testa-collo, come anche il virus Epstein Barr. È importante conoscere l’eventuale presenza di questi fattori di rischio e discuterne con il medico, che conosce la storia personale del paziente e può guidarlo al meglio. Infine, per abbassare i rischi dovuti all’esposizione a sostanze nocive, è opportuno proteggersi sempre con un abbigliamento idoneo: dove necessario utilizzare maschere, guanti, occhiali di protezione e seguire tutte le regole.

PARTNER

Partner di progetto

AIOCC

AIOCC è l’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica e partner ufficiale della campagna di sensibilizzazione sui tumori della testa e del collo.

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